Autogeografie nella Rondella delle Boccare

Autogeografie

Mostra "Autogeografie: tu fai le foto, ma sei parte del paesaggio"
Opere: “Cucurucucu” di Lorena Bucur e “Non ti hanno visto” di Davide Zulli 

Tracciare un solco, sedersi su un muretto, percorrere tutti i giorni la stessa strada. Il paesaggio si compone di esperienze spesso banali e impercettibili, ma prende una forma precisa nella mente dell'osservatore. Dipende non solo da "cosa", ma soprattutto da “come" si guarda. Gli studi antropologici, in particolare quelli di Christopher Tilley, hanno dimostrato che il paesaggio influenza direttamente l’uomo e la cultura che una comunità produce. “Autogeografie: tu fai le foto, ma sei parte del paesaggio” si sviluppa attraverso il dialogo di tre componenti fondamentali: la Rondella delle Boccare, gli studenti della 4B Turismo dell’ Istituto “Marco Polo”, gli artisti Lorena Bucur e Davide Zulli. Edificata nella prima metà del millecinquecento, la Rondella era originariamente pensata come baluardo di difesa dove posizionare i cannoni, ma nel corso dei secoli è stata utilizzata per gli scopi più disparati, da spazio per i cavalli dell’esercito a rifugio antiaereo. La Rondella è un simbolo di Verona, spesso dimenticato, che costituisce il perno spaziale di questo progetto. Gli studenti dell’Istituto Marco Polo, hanno partecipato ad un percorso di avvicinamento all’arte contemporanea e alla tematica, riflettendo sul paesaggio urbano e sul modo in cui viene rappresentato e vissuto, attraverso la fotografia.

Autogeografie 1